1983, Calabria. Nicola è un ragazzo di quindici anni che di punto in bianco decide di intraprendere un lungo viaggio attraverso la Penisola senza dire niente a nessuno. Neanche il suo migliore amico Salvatore o il nonno, a cui è molto legato, sanno dove sia andato.
A bordo del suo Ciao che riesce a spingere soltanto fino a 35 km all’ora, attraverserà il Sud, le campagne laziali e la pianura padana, tra chiese, stazioni di servizio e ristoranti. Saranno solo le cabine telefoniche disperse per il Paese che gli permetteranno di tenersi in contatto con il mondo esterno.
Gli incontri fugaci avvenuti lungo la strada lo cambieranno profondamente, tanto da convincerlo che il viaggio sarà valso più della sua meta finale.
La sua fuga rappresenterà anche il punto di svolta per la relazione dei suoi genitori che si sono separati da poco e devono ancora riconfigurare il rapporto. Inconsapevolmente, sarà lui stesso a indicare loro la direzione giusta da scegliere.
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